Era come se un giorno tutte le cose del mondo si fossero ammutinate.”
Se fosse una canzone: un’aria,
L’Italiana in Algeri, di Rossini
Se fosse un colore: rosso
ESTERNO SETTEMBRE – ATTO PRIMO
– Dov’è che dobbiamo andare?
– Prova di là.
– Ma la barca dov’è?
– Dobbiamo arenarci su una
banchina.
– Speriamo ci diano anche una
panchina, allora; coi tacchi, in piedi non voglio starci.
Dovevamo parlare di un libro strano, di un autore introvabile, invece siamo finiti alla presentazione di un altro titolo e di un altro nome. Il mare sullo sfondo, negli occhi.
INTERNO DICEMBRE – ATTO SECONDO
– Perché non in auto, sotto gli
occhi di tutti? Abbiamo pure le mascherine.
– Guarda lì, accosta, e fregatene
se suonano il clacson. È Bari. Andiamo nel mio ufficio.
Sportelli che sbattono, freddo di
colpo addosso, passi: di lui più lunghi, di lei più frequenti; entrambi, gambe
lunghe e penne abili.
Ironia e poesia, cose
scordate e cose riconosciute in guizzi
di sguardi.
La soglia di un palazzo antico e importante varcata. Gli
sguardi si allungano come fossero d’Acqua. Mi metto in posa per la misurazione
della temperatura (a debita distanza persino dal macchinario, ndr) e poi su: gradini di marmo e rampe a
far girare la testa per la bellezza tutt’intorno, prendi questo corridoio,
supera quell’angolo, svolta a destra, imbocca la porta a sinistra, seguimi, non
ti perdere.
– Poggio la mia roba qui, sullo
sgabello del Papa.
– Hai già avviato la
registrazione?
– Certo. Quando ho detto che
saremmo durati dieci minuti, io e te.
La verità, però, è che se si parla di un libro e di uno scrittore in particolare, “dieci minuti” è un luogo immaginario non fedele alla dimensione temporale.
RACCONTO DI SASSI E DI ALTRE PIETRE
PREZIOSE
C’è un libro come un’opera
teatrale. Overture, Atto I, Intervallo, Atto II – le sue stanze.
Porta, rivela e daccapo cela un
mistero.
Ho cercato lo scrittore, Carlo
Falcoli: nome semplice ma introvabile persino su Internet, persino per me. Alla
fine è venuto fuori un suo amico di liceo, disposto a parlarmi di lui e di
questa strana opera, edita da Adda. Ho avuto risposte come capriole e altre
riflessive, un gioco di specchi, non solo di rimandi; ho cercato di far evitare
voli pindarici (perché sappiamo bene quale fine abbia fatto Pindaro); sinfonia,
fantasie di pioggia e arcobaleni.
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