La poesia, questa mano più grande di me, questa bocca che parla, questo cuore che sente quando io non voglio sentire, questo occhio che guarda cose invisibili da prospettive sempre nuove e imprevedibili.
La poesia, questa bambina, voce imponente che a volte mi rende impotente dei gesti che vorrei – costringendomi a sedermi, schiena ricurva, polso che scivola su fogli non più immacolati.
La poesia – io non la volevo, ma mi tende agguati, ma la cerco, ma la amo. Non sempre mi sorprende, di rado mi commuove, più spesso mi fa storcere il naso. Ma esiste – che io lo voglia o no, è il sasso in cui sempre inciampo.
La poesia – e mi sospinge dita a girar pagine, a scrivere ancora, a cercare altrove così come a guardarmi dentro.
No, non la smetto.
(©Luana Lamparelli 2017)
Queste parole, nate come un flusso repentino su un freddo monitor, le ho poi scritte a mano. Non solo. “Cerca su internet le light novel, dagli un’occhiata”, mi ha detto un giorno qualcuno. Da quel giorno ho ripreso a disegnare. Ebbene, a queste stesse parole ho aggiunto due disegni piccoli. Ne è venuta fuori una pagina particolare del mio grande quaderno, quello che porto sempre in borsa, su cui appunto tutto, e che qualcuno ha visto steso su tavolini di bar mentre parlavo con altra gente. Eccola qui, a portata di click.
Oggi è il 21 Marzo, giornata mondiale della poesia. Da tempo, per questa giornata, avevo iniziato a cercare poesie. Alcune mi hanno colpita più di altre, tanto da decidere di inserirle in questa pagina, fotografate. Ho anche deciso di non limitarmi a questa giornata: aggiungerò foto di tutte le poesie che nel tempo troverò. Le caricherò man mano che quelle belle davvero – belle per me, umilmente – mi colpiranno, verranno a cercarmi, spunteranno.
Qui di seguito riporto i titoli insieme al nome degli autori dei versi che, in foto, seguono:
- DUE DI UNO, racconto tratto da “Inventario dei sogni” di Vitantonio Lillo.
- INCONTRO SOGNATO IN FORMA DI HAIKU, racconto tratto da “Inventario dei sogni” di Vitantonio Lillo.
- NON CI SALVEREMO, poesia tratta da “Un mondo come un clamoroso errore” di Paolo Polvani.
- A T., poesia tratta da “Bestiario fiorito” di Vitantonio Lillo.
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