Bob Dylan ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura.
A me torna in mente una sera di marzo, aprile forse, di pochissimi anni fa lontani quanto decenni.
La pioggia leggera fuori, due sconosciuti, un impianto stereo che s’inceppava, facendo ripartire sempre la stessa canzone.
“The answer, my friend, is blowing in the wind”, sarà per questo che ancora oggi molte risposte mancano e la pioggia porta sempre a quei due rimasti lì, impigliati da qualche parte. Distanti nella vita reale, c’è chi non smette di pensar loro, forse spera che le domande siano soddisfatte un giorno, e allora si chiede come fare per dimenticare.
Forse “una vita all’improvvisa” è il miglior consiglio da adottare e praticare, in simili situazioni, come dicevano Franca Rame e Dario Fo. Che pensava non fosse per lui, quella donna da cui non riusciva a staccare gli occhi, da cui cercava di prendere le distanze, e invece poi ha avuto vicino persino nei sogni, oltre l’ultimo bacio di una vita insieme, sino all’ultima parola.